Niente sanzioni per chi comunica tardi i dati dello spesometro

strong>Riccardo Alemanno, presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi, ha voluto inviare una lettera al Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, al Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Enrico Morando, al Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Luigi Casero ed al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, in cui veniva richiesto di non applicare alcune sanzioni sugli invii dei dati delle fatture, ovvero lo spesometro, o, in alternativa, un ulteriore slittamento della scadenza, a causa delle oggettive difficoltà di collegamento con il sito delle Entrate e dell’invio dei file.

Questo quanto scritto dal presidente di INT: “In riferimento all’obbligo telematico dell’invio dei dati delle fatture da parte dei contribuenti con partita IVA, viste le oggettive difficoltà di collegamento al sito e dell’invio dei file, si chiede la non applicazione delle sanzioni relativamente all’invio dei dati relativi al 1° semestre 2017, in scadenza il prossimo 28 settembre, od un ulteriore slittamento della scadenza”.

Ma non è tutto, poiché Alemanno ha voluto anche sottolineare come l’utilizzo dei sistemi informativi per l’invio di dati così importanti dovrebbe essere preceduto da un periodo di prova, per avere la certezza che tutto funzioni correttamente e senza intoppi: “Si comprendono le difficoltà collegate ad un adempimento così imponente per numero di dati ed utenti, ma in previsione di ulteriori utilizzi dei sistemi informatici per invio dati e documenti , quale la fattura elettronica tra privati, sarebbe opportuno un periodo di prova che coinvolgesse le rappresentanze degli intermediari fiscali, noi come sempre se interpellati, siamo a disposizione per ogni possibile collaborazione costruttiva che possa contribuire ad evitare tensioni e ritardi a contribuenti, intermediari fiscali e P.A.”.

Ora che la missiva è stata inviata, si attende un riscontro, e ovviamente si spera che possa essere positivo, da parte del MEF e dell’Agenzia delle Entrate.

Vera MORETTI