Industria 4.0 spinta del recupero degli investimenti

Si è svolto a Torino il G7 ministeriale su Industria e ICT.
In particolare, per quanto riguarda la ripresa degli investimenti, sono stati trattati i temi riguardanti la Nuova Rivoluzione della Produzione, “Next Production Revolution – NPR” che è basata su robotica, intelligenze artificiali applicate alla manifattura, stampa 3D e big data.

Si tratta di cambiamenti radicali che interesseranno il mercato del lavoro e che influenzeranno profondamente l’economia italiana, che già nella prima metà del 2017 è stata caratterizzata dalla ripresa degli investimenti, che già si era rimessa in marcia lievemente nel 2015 (+1,4%) e rafforzata nel 2016 (+3,1%) e ulteriormente nel 2017 (+3,2% negli ultimi quattro trimestri, tra III trimestre 2016 e II trimestre 2017).

Il recupero degli investimenti è sostenuto dal Piano Industria 4.0, con una serie di incentivi e detassazioni, come iper-ammortamento e credito di imposta in ricerca e sviluppo.
Questo progetto sta funzionando bene, considerando che negli ultimi quattro trimestri gli investimenti sono saliti del 4,8%. A maggio, inoltre, i nuovi ordinativi per macchinari degli ultimi dodici mesi salgono del 4,6%, aumento trainato dall’eccezionale +9,1% degli ordini interni, il tasso di crescita massimo degli ultimi 5 anni.

Nel mese di maggio il fatturato delle imprese produttrici di macchinari ha segnato un rialzo del 2,9%, completamente indotto dal mercato interno che segna un aumento del 7,1% mentre ristagna (-0,3%) il fatturato estero. Sale anche l’attività ad alta vocazione artigiana dell’installazione dei macchinari e la loro integrazione nel processo di produzione, settore in cui il 42,1% degli addetti lavora nelle imprese artigiane: nei primi sette mesi del 2017 la produzione di installazione di macchine ed apparecchiature industriali sale del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il sostegno degli incentivi sta riportando gli Investimenti al netto delle costruzioni verso i livelli medi del periodo pre crisi (2000-2007) e manifestando segnali positivi sulla domanda di lavoro.

Vera MORETTI