Cluster Made in Italy: associazione che fa da ponte tra istruzione e lavoro

Lo scorso 14 novembre è nata l’Associazione Cluster Made in Italy, che rappresenta un’alleanza tra pubblico e privato coordinata da SMI, Sistema Moda Italia, aderente a Confindustria, che permetterà di far dialogare in modo più costruttivo università e mondo della ricerca e dell’innovazione con le aziende appartenenti alla filiera del bello e ben fatto, che dunque si occupano di tessile/abbigliamento, scarpe, accessori in pelle, occhiali, pellicce, orafi, arredo e suoi complementi, ma saranno coinvolti subito anche agroalimentare e settore meccanico.

I soci fondatori che hanno sottoscritto l’atto costitutivo sono: 7 Associazioni nazionali, tra cui Confartigianato; 7 Cluster regionali, Poli di Innovazione, Centri Tecnologici, Agenzie di sviluppo, Rappresentanze territoriali; 8 Enti di ricerca e Università, tra cui: Politecnico di Milano, La Sapienza di Roma, Federico II di Napoli, Università di Bologna, Università di Firenze, INSTM, che è il Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali.
Ad essi a breve si uniranno altri 13 soci fondatori, come CNR, Enea, la Stazione Sperimentale per l’industria delle Pelli e delle Materie Concianti, altre Associazioni ed Università, che completeranno il team di partenza.

Ovviamente, i soci fondatori avvieranno l’attività, e inizieranno a redigere il Piano d’Azione triennale come richiesto dal MIUR, ma ci sono già molte altre aziende che hanno manifestato la loro intenzione ad aderire, così come altri istituti di ricerca e almeno dieci Regioni che hanno già assicurato il loro supporto.

Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato, ha dichiarato con entusiasmo: “La ricerca e l’innovazione tecnologica sono la leva strategica per sostenere la competitività delle piccole imprese e per potenziare il ‘valore artigiano’ della nostra tradizione manifatturiera”.

Presidente del Cluster è stato designato Alberto Paccanelli, imprenditore tessile bergamasco, il quale ha detto: “Le richieste di autentica sostenibilità e la rivoluzione digitale stanno mutando rapidamente lo scenario in cui si muovono le aziende dello stile di vita italiano. Per accompagnarle e sostenerle in questa fase di profonda trasformazione, il Cluster si porrà come elemento catalizzatore, per far lavorare in modo sinergico il mondo della ricerca e quello dell’industria, nel campo della ricerca applicata e del trasferimento tecnologico”.

Le attività ufficiali del Cluster inizieranno ufficialmente a dicembre, e saranno rivolte principalmente, almeno nella fase iniziale, a organizzare l’operatività e far conoscere il Cluster e le opportunità legate alle sue iniziative ai settori produttivi e al mondo della ricerca.

Vera MORETTI