Transazioni con POS in continuo aumento

Il Consiglio dei Ministri ha emanato il decreto legislativo sui servizi di pagamento nel mercato interno che stabilisce che “per i pagamenti tramite carta di debito e prepagata la commissione interbancaria per ogni operazione di pagamento non può essere superiore allo 0,2% del valore dell’operazione stessa; per le operazioni tramite carta di credito la commissione interbancaria per operazione non può essere superiore allo 0,3% del valore dell’operazione”.

E’ inoltre stata abbassata la franchigia massima a carico degli utenti in caso di pagamenti non autorizzati, che passa da 150 a 50 euro.

Tale provvedimento vuole contribuire ad accelerare ancora di più la diffusione e l’utilizzo della moneta elettronica, cresciuto comunque sensibilmente da quando è entrata in vigore, dal 30 giugno 2014, la legge n. 221/2012 che prevede l’accettazione da parte di imprese e professionisti di pagamenti effettuati attraverso carte di debito.

In particolare, dal 2013 al 2016 il numero dei POS è cresciuto del 37,6% pari a 572.396 unità in più. Inoltre si è osservato un tasso medio annuo di crescita dell’11,2% dal 2013 al 2016 rispetto al più contenuto +0,8% del triennio precedente; di conseguenza tra il 2013 e il 2016 il numero di abitanti per POS passa da 39 a 29 abitanti per POS.
In parallelo tra il 2013 e il 2016 è cresciuto del 49,8% il numero delle transazioni con carta di debito tramite POS con un ritmo medio annuo del 14,4% rispetto al 10,2% osservato nel periodo precedente. L’ammontare delle transazioni sale a 115.418 milioni di euro e dal 2013 al 2016 è aumentato del 46,5%, con un trend maggiormente accentuato rispetto alla spesa per consumi finali delle famiglie che nel periodo è aumentata del 4,3%, evidenziando un crescente utilizzo da parte di imprese e consumatori.

Dal punto di vista territoriale, l’aumento più considerevole è avvenuto in Campania, dove si è passati da un tasso medio negativo del -1,1% nei 3 anni precedenti all’obbligo ad un tasso positivo del +16,0% nel periodo successivo; seguono Molise che è passata dal +1,1% al +17,4%, Piemonte che è passata da -2,5% a +13,5% e Valle d’Aosta che è passata dal -4,3% al +11,4%.

Vera MORETTI