Tempi sempre più duri per i possessori di IVA che tentano di evadere il Fisco.
Con un preciso giro di vite, l’Agenzia delle Entrarte ha deciso di raddoppiare le sanzioni contro i trasgressori e ha portato le multe da un minimo di 500 euro a un massimo di 4mila euro nel caso di incompletezza o omissione di comunicazioni telematiche.
In sostanza, per contrastare “caroselli o cartiere”, i soggetti passivi di IVA sono tenuti a comunicare all’Agenzia delle entrate “tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate e ricevute, registrate o soggette a registrazione, nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in paesi cosiddetti black list”.
Questo, in generale.
Ma il Ministero del Tesoro ha la facoltà di escludere con un proprio decreto di natura non regolamentare quest’obbligo verso alcuni Paesi o settori di attività, così come estendere l’obbligo anche a paesi non della black list o a specifici settori di attività e particolari tipologie di soggetti.
Infine, entro il 15 di ogni mese, le Camere di Commercio sono tenute a trasmettere al Fisco “tutti i dati in loro possesso relativi a iscrizioni nel registro delle imprese effettuate nel mese precedente e ongi altra notizia in loro possesso riguardante deliberazioni di modifica degli atti costitutivi per trasferimento all’estero della sede sociale della società, nonchè di costituzione all’estero di società”.
Paola Perfetti
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