Registrare le telefonate tra dipendenti e clienti non viola la privacy
Intercettazioni telefoniche, Grande Fratello e diritto alla privacy: il Ministero del Lavoro dice la sua sul tema dei controlli a distanza e risponde direttamente a Confindustria.
La domanda era stata posta in modo ufficiale con Interpello n. 2 del 2010, protocollo n. 3827 ed era: le registrazioni delle comunicazioni telefoniche tra dipendenti e clienti violano la privacy degli stessi?
In particolare, il quesito faceva riferimento al caso in cui i lavoratori entrano in contatto con i clienti ai fini di una verifica a campione della qualità del servizio erogato.
Registrarli era una violazione o c’era necessità di un accordo con le RSA? Si esigevano le autorizzazioni della DPL (articolo 4 della L. n. 300/1970), anche qualora dalle registrazioni non si riuscisse a risalire ai nominativi degli interlocutori?
Il Ministero ha negato il bisogno di un lasciapassare garantendo che, proprio in questa particolare situazione, viene assicurato sia l’anonimato dei dipendenti che quello dei clienti.
In questo modo si vanno a tutelare sia il rispetto della privacy (ai sensi del Dlgs 196/2003), sia i diritti del lavoratore ai sensi dello Statuto dei lavoratori.
Paola Perfetti
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