Il Decreto Legislativo di revisione del Codice della proprietà intellettuale approvato dal Consiglio dei Ministri (CDM) ha stabilito un’accelerazione e una semplificazione delle regole per la registrazione dei brevetti.
Con questo provvedimento, il CDM introduce la protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche.
Ma non solo, consente anche il diritto di brevettare ai ricercatori universitari nel caso in cui Università o centri di ricerca pubblici non abbiano provveduto ad aiutarli nell’arco di sei mesi.
Oltre a questo, ma nuova norma offre ai Comuni la possibilità di ottenere il riconoscimento di un marchio da utilizzare anche per la valorizzazione commerciale del proprio patrimonio culturale, storico, architettonico e ambientale.
Ha detto il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, fra i principali innovatori della nuova rievisione normativa
“Con questo provvedimento – ha spiegato Scajola – intendiamo stimolare la brevettazione, offrendo nuove opportunità ai ricercatori, e accentuare l’utilizzo industriale delle invenzioni brevettate, per intensificare l’innovazione del sistema produttivo e contribuire così alla competitività del nostro Paese e al rafforzamento della ripresa economica”.
Paola Perfetti
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