Perché vogliamo sostenere questa tesi? perché a nostro avviso una sanzione non ammessa in deduzione comporterebbe una duplice penalizzazione per l’Agente di Commercio: la multa e l’indeducibilità dal reddito d’impresa.
Per affermare la deducibilità delle sanzioni siamo risaliti ad una massima della Commissione per la statuizione delle norme di comportamento dell’Associazione dottori commercialisti di Milano (n.138) che conferma la deducibilità delle sanzioni amministrative dal reddito d’impresa poiché i comportamenti che costituiscono infrazioni e che si manifestano durante lo svolgimento della propria attività lavorativa, sono da ritenersi inerenti all’attività in quanto si svolgono nella fase di “produzione” del reddito. Quindi le sanzioni amministrative pecuniarie assumono rilevanza quale costo fiscalmente deducibile nella determinazione del reddito d’impresa. Infine, a supporto della nostra tesi, rileviamo anche che ad oggi non ci sono norme del TUIR che, in modo esplicito, parlano di indeducibilità delle sanzioni.
Ovviamente, siamo aperti al dibattito, quindi chiunque volesse portare a conoscenza dei lettori una tesi differente dalla nostra, potrà scrivere un breve articolo ed inviarcelo all’indirizzo: direttore[at]ejournal.it
Disponibile il software per l'adesione al concordato preventivo biennale. Tutte le novità 2025-2026 per i…
Bonus Assunzioni 2025 per permettere alle imprese di trovare la giusta soluzione per assumere personale…
Il decreto bollette è stato convertito in legge, ecco tutte le novità rilevanti per i…
E' online la dichiarazione dei redditi precompilata 2025. I contribuenti possono accedere e verificare la…
Artigiani e commercianti arriva la riduzione contributiva per chi avvia un'attività autonoma. Ecco tutti i…
L'Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni operative per la revoca e l'adesione al concordato preventivo…