Segnali di crescita dall’artigianato bresciano

Buone notizie in questo secondo trimestre dell’anno anche per l’Artigianato di Brescia.

Analizzando i dati congiunturali del periodo, quelli elaborati dalla Confartigianato Imprese Unione di Brescia, i segnali sono sì timidi ma positivi:

“Si vede qualche spiraglio all’orizzonte, ma è ancora troppo presto per parlare di ripresa”, ha spiegato il presidente Eugenio Massetti.

Ma quali sono i settori dall’andamento in pisitivo? Sicuramente la carta stampa, la gomma plastica, i minerali non metallici e la meccanica.

Incoraggiante anche il dato dell’occupazione, che si stabilizza al di sopra della soglia del 78% (era il 76,5% nel periodo di gennaio-marzo).

In attesa che anche i comparti del tessile, dell’abbigliamento, e poi le pelli-calzature, il legno mobilio e il siderurgico si riprendano, è bene segnalare che la produzione nei mesi di aprile-giugno ha fatto rilevare un timido segnale di crescita.

Se da un lato, infatti, le imprese che hanno notato una crescita sono state il 37,36% (erano il 29,59%), ben il 34,06% delle aziende ha ravvisato una diminuzione (erano il 33,67%), mentre, il 28,57% ha dichiarato una stabilità della produzione, di contro il 36,73% del trimestre precedente.

Insieme alla produzione migliora anche lo stato di salute del fatturato. Dall’indagine: il 37,36% delle ditte ha rilevato un incremento che fa ben sperare se si considerare il 29,59% del trimestre precedente; il 32,97% ha riscontrato un calo (erano il 38,78%) ed infine il 29,67% delle aziende ha dichiarato di aver avuto un andamento pressochè stabile (a inizio anno erano il 31,63%).

Paola Perfetti