Resta alta la fiducia delle famiglie italiane nell’investimento sul mattone, tanto da far prevedere per il 2010 un leggero progresso nelle compravendite. Dopo un rallentamento nel 2008 e 2009, le compravendite vengono stimate dal Censis in 630mila unità residenziali a fine anno, in rialzo del 3,4% bel 2010 rispetto all’anno precedente. Secondo i dati di una recente indagine del’istituto di ricerca, in questo momento l’investimento in un immobile è considerato il canale preferibile per l’impiego dei risparmi familiari. Il 22,7% degli italiani ritiene che sia questa la forma di utilizzo dei propri risparmi da privilegiare, contro il 21,8% che pensa che i risparmi vadano mantenuti liquidi sul conto corrente e appena l’8,5% che giudica preferibile acquistare azioni e quote di fondi di investimento. C’è comunque un 39,7% di italiani che dichiarano di non avere risparmi da utilizzare. Nel dettaglio, sono le famiglie con la persona di riferimento in età centrale, tra 45 e 54 anni, quelle più convinte della solidità del mattone. Pur a fronte di una fiducia così diffusa, gli investimenti dei privati stentano però a convogliarsi verso l’economia delle costruzioni e dell’immobiliare, a causa della difficoltà a individuare sul mercato condizioni economiche compatibili con l’entità delle risorse familiari disponibili.
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