Si deve senza dubbio partire dai propri obiettivi di business, cioè dal definire dove e come lo studio professionale vuole posizionarsi sul mercato. A questo punto gli obiettivi organizzativi devono essere perfettamente allineati con quelli di business. Talmente allineati da avere sovrapposizioni in alcuni loro aspetti.
Proviamo a vedere insieme come alcuni obiettivi di business di uno studio professionale possano concretamente tradursi in obiettivi organizzativi.
Saremo tutti d’accordo nel dire che l’incremento della “profitability”, della profittabilità, è l’obiettivo primario di qualunque attività di business. Ebbene, da quanto discusso nei precedenti articoli, l’obiettivo organizzativo corrispondente deve essere quello di lavorare con maggiore efficienza evitando, ad esempio, le ormai famose diseconomie di scala con un migliore impiego delle risorse e con lo scambio continuo di conoscenza e informazioni tra i collaboratori. Come effetto immediato si ha l’aumento della produttività.
Altro importante obiettivo di business è quello di attrarre nuovi clienti e di mantenere quelli già acquisiti. Il corrispondente obiettivo organizzativo per uno studio professionale è quello di strutturare il lavoro in modo che sia massima la sua qualità e sempre più rapidi i tempi di consegna. Considerando che nell’economia globale in cui viviamo la concorrenza è elevatissima, in alcuni casi internazionale, un’organizzazione che supporta la rapidità di risposta alle richieste del cliente deve essere obiettivo di ogni studio professionale.
Proprio per il tipo di mercato in cui viviamo è importante per qualunque studio professionale avere tra i suoi obiettivi di business non solo l’attrarre nuovi clienti, ma anche attrarre il miglior lavoro, la migliore commessa. Quest’obiettivo è strettamente legato a un altro che consideriamo tra i più importanti: attrarre e mantenere i migliori collaboratori. In entrambi i casi gli obiettivi organizzativi sono fondamentali per il loro raggiungimento. Attrarre il miglior lavoro e i migliori collaboratori implica, a livello organizzativo, creare una struttura, anche molto snella, in cui la formazione continua e l’esperienza consentano la crescita professionale e la compressione dei tempi spesi in attività che non hanno di per sé valore aggiunto. Pensate a un dentista che passi il suo tempo a compilare fatture per i suoi clienti: come potrebbe il professionista aggiornarsi e offrire la sua valida esperienza ai clienti?
È ormai chiaro, dunque, che organizzarsi implica un nuovo e più strutturato modo di guardare il proprio business. Ciò richiede un salto culturale di cui parleremo nel prossimo articolo.
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