di Gianni GAMBAROTTA
Stitch-Scardovi immagina che un gruppo di finanzieri in qualche Paese orientale veda nelle attuali difficoltà dell’Occidente, ancora in preda alla grande crisi iniziata nel 2008, l’occasione per realizzare degli utili stratosferici, giocando contro alcuni Stati. Questi speculatori, che godono dell’appoggio dei loro politici di riferimento desiderosi di diventare i nuovi leader del pianeta, lanciano un attacco contro l’euro, la valuta nata una decina di anni fa e che non è ancora riuscita ad assicurarsi un ruolo solido. E per centrare il bersaglio, pensano di incominciare a muovere contro l’Italia, il ventre molle del sistema europeo.
Si tratta di un romanzo di fantapolitica, certamente. Ma l’autore non ha dovuto lavorare troppo di fantasia per immaginare la trama. Forse non ci saranno oscuri personaggi che, con l’avallo o la regia di spregiudicati politici, preparano una congiura per assicurarsi la supremazia mondiale. Però, che sia in atto una sorta di guerra globale combattuta attraverso le monete è indubbio, basta vedere che cosa sta succedendo fra Stati Uniti e Cina: Washington che continua a chiedere con insistenza una rivalutazione dello yuan e Pechino che, ostinatamente, la rifiuta.
Quando ci sono guerre in vista (o in corso) sono normalmente i vasi di coccio i primi a rimetterci. E questo, purtroppo, è lo stato in cui si trova l’Italia. Il Paese, come ha scritto anche lunedì scorso sul Corriere della Sera il professor Francesco Giavazzi, ha due problemi: il primo è costituito dal più alto debito pubblico d’Europa; il secondo da un’economia che cresce meno della media dell’Europa. Non è vero che l’Italia, nella crisi, abbia fatto meglio dei suoi partner: ha perso più punti di crescita di Germania, Francia, Inghilterra; ha avuto performance migliori solo rispetto a Spagna, Grecia, Portogallo.
Se la situazione non cambierà, se non riuscirà a recuperare – e in fretta – la strada della crescita, l’Italia non riuscirà a migliorare il rapporto debito/pil. Il mercato vede chiaramente questa difficoltà e le sta puntando contro. Il differenziale di tassi fra titoli pubblici italiani e tedeschi in continuo aumento ne è la conferma. Speriamo che Stitch-Scardovi non abbia buone qualità di futurologo.
Disponibile il software per l'adesione al concordato preventivo biennale. Tutte le novità 2025-2026 per i…
Bonus Assunzioni 2025 per permettere alle imprese di trovare la giusta soluzione per assumere personale…
Il decreto bollette è stato convertito in legge, ecco tutte le novità rilevanti per i…
E' online la dichiarazione dei redditi precompilata 2025. I contribuenti possono accedere e verificare la…
Artigiani e commercianti arriva la riduzione contributiva per chi avvia un'attività autonoma. Ecco tutti i…
L'Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni operative per la revoca e l'adesione al concordato preventivo…