Tra le agevolazioni più attese ci sono i cosiddetti “voucher” destinati a quanti vorranno aggregarsi in consorzi e cooperative o sfruttare il contratto di rete. Il ministro ha assicurato che il passaggio da vecchio a nuovo ordinamento sarà graduale per permettere una facile integrazione e un buon funzionamento del sistema. Il governo dal canto suo sta cercando di potenziare concretamente la crescita industriale, puntando sul “made in Italy” e sull’ innovazione tecnologica. A favore di quest’ultimo punto sono stati stanziati 770 milioni per 220 progetti, coinvolgendo oltre 1550 imprese e 600 enti di ricerca, con investimenti per 2 miliardi di euro con l’intento di raggiungere l’obiettivo annuale di crescita dell’1% del Pil.
Intervistato da Il Sole 24 Ore, il ministro Romani ha commentato: “Siamo stati i primi in Europa a recepire la direttiva Small business act e la maggioranza è ora impegnata a rispettare i tempi previsti per la legge annuale sulle Pmi. Le previsioni di crescita annunciate dal rapporto non saranno compromesse in quanto gli interventi previsti dalla legge possono essere attuati a prescindere dalla forma giuridica adottata e, in ogni caso, essa rappresenta solo una parte, anche se importante, di una strategia più complessiva che il ministero ha concepito a favore delle piccole e medie imprese“.
Mirko Zago
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