Anche gli accordi collettivi che non abbiano forma scritta (“e cionondimeno riconducibili, a livello di fonti del diritto, al generale principio di libertà di azione sindacale di cui all’articolo 39 della Costituzione”), possono concorrere a incrementi di produttività. Ciò che occorre capire se nelle realtà in cui non è previsto l’intervento del sindacato, come ad esempio microimprese o piccoli studi di professionisti, è applicabile tale beneficio fiscale. La risposta è sì!
Come funziona: datore di lavoro e dipendenti stipulano un accordo che recepisce il contratto territoriale, se l’azienda non è iscritta alle organizzazioni sindacali firmatarie verranno recepite solo alcune clausole dell’accordo territoriale. La libertà dinnanzi ai contratti è massima, ciò che viene richiesto è però celerità sul recepimento così che il beneficio sia applicabile in breve tempo e la forma scritta, in modo da comprovarne l’esistenza in caso di controlli. Non è altresì necessario che l’accordo o il contratto collettivo espressamente e formalmente dichiari che le somme corrisposte siano finalizzate a incrementi di produttività. E’ bene che sia prevista la retroattività per coprire così l’intero anno 2011.
Mirko Zago
Detersivo per piatti, questo evitalo sempre | "È altamente pericoloso": i risultati dei test sono…
Auto, approvata la tassa sul peso: ogni kg in più saranno soldi extra | Previsto…
Soldi, né sul conto né sotto al materasso | Perché lasciarli fermi è un grave…
Furti in casa, come capire se i ladri ti hanno puntato | Esiste un segnale…
È la città più tassata d'Italia | La classifica ufficiale è stata pubblicata: il podio…
Bottiglietta d'acqua, non lasciarla mai in auto | Gli esperti lanciano l'allarme: rischi di rimanere…