Naturalmente il fattore geografico continua a contare molto, con prezzi oscillanti a seconda della provincia di appartenenza. Le riduzioni maggiori si sono verificate a Asti, Isernia e Rimini, con riduzioni superiori al 9%, mentre città come Taranto, Avellino ed Enna sono in controtendenza, segnando incrementi tariffari compresi tra il 4,6% e il 4,9%. Ci si augura che questo trend prosegua in questa direzione.
Mirko Zago
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