Il presidente di Confcommercio interviene sui temi della crescita economica
Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, in occasione del convegno ‘Imprese lombarde per l’Italia proposte per il  rilancio‘ alla  presenza del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e  dei ministri  Paolo Romani, Michela Brambilla, Ferruccio  Fazio,Mariastella Gemini e  Ignazio La Russa, tenutosi nei giorni scorsi a Milano, ha espresso contrarietà all’ipotesi di diminuzione dell’Irpef e innalzamento dell’Iva, ribadendo l’importanza di snellire la burocrazia e incentivare le giovani imprese: “Ho accolto volentieri  l’invito raccolto dal governo a Rete Impresa  Italia Lombardia per un  confronto con il preside del consiglio e i  ministri perchè per noi il problema resta  sempre quello: accelerare e  irrobustire la crescita. Noi ribadiremo le  proposte che in questi  ultimi tempi avevamo indicato che prevedono una  riforma fiscale, un  federalismo fiscale efficiente e solidale per  arrivare a raggiungere due  obiettivi importantissimi per il mondo che  rappresentiamo cioè la  semplificazione e la riduzione della pressione  fiscale e dare  occupazione ai giovani“.
Il presidente ha ricordato come l’Italia abbia necessità di crescere più dell’1% stimato, attraverso un risanamento della finanza pubblica, alleggerendo il debito pubblico e riformando il sistema fiscale e riducendo la pressione fiscale. Doveri difficili da portare a termine ma che vanno necessariamente affrontati.
Sangalli ha ribadito contrarietà anche circa nuove tasse proposte dal recente decreto in materia di federalismo municipale, tra cui l’ampia facoltà riconosciuta ai Comuni di procedere all’attivazione della tassa di soggiorno e ancora l’impatto dell’Imu sugli immobili commerciali e produttivi. “Serve più cooperazione tra impresa e lavoro; più cooperazione tra pubblico e privato. Per far crescere l’innovazione e premiare il merito. Anche attraverso l’innovazione dei modelli contrattuali, opportunamente sostenuta da premi di produttività detassati. Bisogna, in particolare, puntare sul rilancio dell’occupazione giovanile sostenendo le imprese più attente ad investire nei giovani e che diano certezza di lavoro“- proseguendo – “ci siamo impegnati – come Rete Impresa Italia Lombardia, le altre associazioni e in collaborazione con i sindacati – a realizzare un Patto per l’occupazione giovanile sfruttando l’avvenimento straordinario come l’Esposizione Universale che, nel nostro Paese, non si verificava da oltre un secolo. Ilpatto prevede un Tavolo tecnico di lavoro che opererà per linee tematiche: leve contrattuali, incentivi fiscali e formazione. Riconosciamo al Governo di aver praticato una politica di bilancio doverosamente attenta all’andamento dei conti pubblici e siamo consapevoli della necessità di perseverare nell’esercizio della disciplina di bilancio. Chiediamo, però, ora uno sforzo straordinario per l’avanzamento del progetto riformatore di questa legislatura. Chiediamo di investire in riforme, di investire sui giovani dando loro certezza di occupazione. Quando cresce l’occupazione giovanile cresce infatti anche il Paese: nel senso piu ampio di questo termine. Chiediamo di investire ogni risorsa compatibile ed utile. Di fare tutti insieme sistema per tornare a crescere“.
Mirko Zago
