Stoppani ha sottolineato come “I pubblici esercizi sono l’anello debole di questa filiera che è in grado di generare un valore complessivo da 2,5 miliardi di euro circa. Ancora una volta sono proprio gli esercenti che rischiano di dover pagare gli sconti che i datori di lavoro pretendono dalle società emettitrici per acquistare i buoni da distribuire ai loro dipendenti”.
Rimane da valutare quale sarà il comportamento reale delle parti auspicando un punto comune che non penalizzi i lavoratori.
Mirko Zago
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