Stando ai dati elaborati dalla stessa Cgia di Mestre le micro imprese (meno di 20 dipendenti) in particolare presentano un tasso di occupazione pari al 50,7% del totale per un totale di 11.011.563 unità; nelle medie e grandi imprese (più di 250 addetti) si concentra il 26,7% degli occupati, pari a 5.795.642 unità. Anche d’innanzi alla crisi le piccole imprese sono quelle che han tenuto duro, dichiarando di voler assumere (il 62,7% ovvero 502.970 unità riguardavano imprese con meno di 50 dipendenti e il 40,5% del totale ovvero 324.900 unità micro imprese con meno 20 addetti, il tutto su un totale di previsioni di assunzione pari a 802.000).
“Un Paese competitivo ha bisogno anche delle grandi imprese. Purtroppo, se negli ultimi decenni il loro numero è costantemente sceso, la responsabilità non va certo imputata alla grande diffusione del capitalismo molecolare, ma all’incapacità dei nostri grandi gruppi di reggere l’urto della concorrenza internazionale” – ha proseguito Bortolussi.
Mirko Zago
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