Il tavolo delle trattative col il ministro Alfano è aperto ed è stato accolto positivamente l’annuncio del ministro stesso di rivedere alcune parti della legge valutando interventi volti a “risolvere le criticità emerse in ordine all’individuazione di un criterio di distribuzione territoriale degli affari da mediare, ai profili di indipendenza e imparzialità del mediatore e degli Organismi di Mediazione, oltre all’introduzione dell’assistenza tecnica necessaria degli avvocati nei procedimenti di mediazione, con la possibilità – per quanto riguarda tale assistenza – di accedere al patrocinio a spese dello Stato da parte dei non abbienti. Nel prosieguo del dialogo sarà prioritario, con il contributo determinante degli avvocati, affrontare il problema della riduzione dell’arretrato civile”.
“Il Consiglio già venerdì prossimo studierà altri sistemi per sviluppare l’efficienza del sistema come la negoziazione partecipata, nella quale le parti potranno trovare un accordo davanti all’avvocato che potrà diventare titolo esecutivo, e la partecipazione degli avvocati per affrontare l’arretrato. Il rilancio dell’efficienza del sistema richiede una serie di rimedi come lo stanziamento di risorse adeguate, la semplificazione dei riti e anche nella formulazione dei testi, il completamento dell’organico dei magistrati e del personale amministrativo, il miglioramento dell’organizzazione nei tribunali, lo sviluppo del processo telematico”, ha fatto presente Alpa.
Mirko Zago