I commercialisti italiani sono sempre stati tra i più convinti sostenitori della mediazione obbligatoria e il presidente ha sottolineato: “è fuori di dubbio che un numero rilevante di mediazioni si svolgono e si svolgeranno con la partecipazione dei legali delle parti, ma è giusto che ciò sia rimesso alla loro volontà, laddove invece l’obbligatorietà, in una fase che resta pregiudiziale, determinerebbe la percezione da parte del cittadino di una moltiplicazione di oneri imposti e sarebbe davvero un risultato paradossale, atteso che la riforma mira proprio ad abbattere i costi della giustizia per il cittadino, oltre che a snellirne i tempi“.
Alfano ha assicurato che qualsiasi scelta venga effettuata a proposito, vedrà la consultazione dell’ordine dei commercialisti considerando la loro opinione.
Mirko Zago