Dopo un +3,3% di presenze a gennaio si è registrata una battuta d’arresto di febbraio (-4,4%) seguita dalla ripartenza a marzo (+1,6%), fino a giungere ad aprile (+5,7%) con un deciso rialzo, guidato per la gran parte dalla componente straniera che riconosce nel mercato italiano una meta ambita e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo.
Anche sul fronte dell’occupazione la situazione sembra positiva con robusta crescita del 3,5% dei lavoratori a tempo determinato. “L’auspicio -conclude Bocca- è che tali numeri raccontino di una reale ripartenza dell’economia turistica nazionale, di cui non solo il settore ma l’intero Paese non può fare a meno, mentre tranquillamente a meno il settore vorrebbe fare dell’imposta di soggiorno della quale, peraltro, al momento, non vi è neppure la minima traccia del regolamento attuativo“.