Per ora questa figura professionale è presente prevalentemente nelle aziende Ict (73%), ma si sta diffondendo sempre di più anche nelle imprese di altri settori che hanno necessità di una figura capace di identificare e risolvere i problemi riguardanti l’inviolabilità e l’integrità di dati, le applicazioni e i sistemi. L’apertura delle reti per soddisfare la crescita dell’utilizzo dell’outsourcing e il maggior impiego della rete per utilizzare servizi connessi al lavoro aziendale (cloud computing per esempio) rende necessario sempre più attenzione in quanto prevede una maggiore esposizione ai rischi.
La figura del security adviser è giovane (mediamente sotto i 40 anni) e ben pagati o per lo meno sopra la media: come impiegati percepiscono retribuzioni in media aumentate del 15,9% rispetto ai pari livello di tutte le professioni Ict, e del 17,6% rispetto alla media di tutti gli impiegati italiani.
Mirko Zago