Guido Alpa, presidente del Cnf ha commentato: “La prospettiva di lavoro indicata dalla vicepresidente della commissione europea, Vivienne Reading, è cioé quella di un insieme di regole uniformi comunitarie di carattere opzionale, è un grande risultato per il sistema italiano: in questo modo si evita la prevaricazione di altri modelli contrattuali nazionali “forti”, come quello anglosassone“.
“Non solo i legali hanno rappresentato una Repubblica dei giuristi, non frammentata a dispetto dei numerosi stati italici; ma molti hanno contribuito all’unificazione con il loro sacrificio: così Francesco Mario Pagano e anche Giuseppe Mazzini, “un avvocato dei poveri, costretto all’esilio”. “La storia della classe forense ci può insegnare anche a gestire le sfide della modernità, una tra tutte le concorrenza tra le professioni. L’avvocatura deve farsi forza della sua autonomia e indipendenza, ed anche della autodichia“. – ha ricordato Alpa durante il recente convegno Gli avvocati e il sistema giustizia.
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