Dal prossimo 1° luglio, le vendite di beni e servizi a privati, per un importo uguale o superiore a 3.000 euro più Iva, devono essere comunicate al fisco, con l’identificazione dell’acquirente.
Questo è quanto prevede l’entrata in vigore dello “spesometro” (art. 21 del D.L. n. 78/2010), per le vendite senza fattura.
Dal 1° luglio 2011 entra a regime la nuova comunicazione telematica dello “spesometro”, che interesserà anche gli esercenti al dettaglio e gli artigiani che certificano i loro corrispettivi con scontrini o ricevute fiscali.
Con riferimento alle soglie applicabili, le regole sono diverse rispetto alla natura degli operatori interessati.
Per il periodo d’imposta 2010, gli operatori coinvolti devono aver emesso fatture per importi superiori a 25.000 €.
Al contrario, per il 2011 il limite è di 3.000 € al netto dell’Iva per coloro che sono obbligati all’emissione di fattura.
A partire dal 1° luglio 2011, invece, il tetto è di 3.600 € al lordo dell’Iva, quando la vendita è al consumatore privato.
Disponibile il software per l'adesione al concordato preventivo biennale. Tutte le novità 2025-2026 per i…
Bonus Assunzioni 2025 per permettere alle imprese di trovare la giusta soluzione per assumere personale…
Il decreto bollette è stato convertito in legge, ecco tutte le novità rilevanti per i…
E' online la dichiarazione dei redditi precompilata 2025. I contribuenti possono accedere e verificare la…
Artigiani e commercianti arriva la riduzione contributiva per chi avvia un'attività autonoma. Ecco tutti i…
L'Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni operative per la revoca e l'adesione al concordato preventivo…