Arezzo, Firenze, Milano, Macerata, Napoli/Caserta, Padova, Palermo, Roma, Treviso, Valenza e Vicenza, città maggiormente attive in questa produzione stanno risentendo come non mai della crisi. A conclusione del 2010 l’oreficeria ha chiuso i propri conteggi con una flessione produttiva del 4,9%. A pesare sul bilancio generale sono stati gli ordini provenienti dal mercato nazionale (-8% rispetto al 2009) mentre sostanzialmente stabili sono apparsi quelli dell’estero (+0,2%).
Ad aprile 2011 il settore orafo aretino ha presentato una flessione del 3,7% nel dato delle imprese attive rispetto alla situazione del corrispondente mese del 2010, registrando un calo in linea con l’intero comparto nazionale: Vicenza è arretrata infatti del 4,6% ed Alessandria del 2,0%, con la media nazionale che si attesta a -2,5%. Nonostante tutto Arezzo è rimasta comunque, in termini numerici, il principale polo nazionale con 1.271 imprese attive. Tra i principali Paesi di destinazione dell’export orafo italiano ci sono gli Emirati Arabi Uniti (circa un terzo del totale dei flussi), Francia e Stati Uniti.
Le estetiste sono diventate illegali, equiparate agli spacciatori. Da oggi in poi guai anche a…
Le pensioni del defunto ex premier tornano in auge: scopri tutto quello che ti spetta…
Veramente si parla di coprifuoco estivo 2025 dalle 21? Facciamo chiarezza in merito. L'estate è…
Una brutta notizia per milioni di consumatori: il marchio di supermercati più conosciuto nel nostro…
L'educazione alimentare è un percorso di inesauribile apprendimento. È fondamentale in tal senso utilizzare correttamente…
Luce e gas non sono mai stati così tanto amici e alleati del bilancio familiare.…