Le imprese appartenenti a una rete d’impresa ufficialmente riconosciuta potranno accantonare in un “fondo consortile non tassato” la quota di utile 2010 indicata al momento della domanda, nella percentuale del 75%.
Sarà di oltre il 75 per cento (per l’esattezza, il 75,3733%) la percentuale di utile accantonato dai soggetti appartenenti alle reti d’impresa che potrà beneficiare, per l’anno 2010, dell’esenzione dalla tassazione. A stabilirlo è il provvedimento emanato ieri dal Direttore dell’agenzia delle Entrate (Protocollo n. 2011/81521).
In altri termini, le imprese appartenenti a una rete riconosciuta (quelle che hanno fatto domanda per ottenere il beneficio mediante l’invio telematico del modello «RETI» entro lo scorso 23 maggio) potranno accantonare in un “fondo consortile non tassato” la quota di utile 2010 indicata al momento della domanda nella percentuale del 75,3733 per cento.
La quota restante di utile non usufruirà della sospensione d’imposta.
Nuova ondata di furti auto keyless: scopri come i ladri clonano il segnale della tua…
Scopri i pericoli della muffa in casa: non è solo un problema estetico, ma può…
Scopri il segreto per ridurre le bollette del gas. Una caldaia pulita significa meno consumi…
Nuove regole in arrivo per le cartelle esattoriali: la Legge di Bilancio 2026 introduce il…
Il motore a idrogeno (H2-ICE) non è una pila a combustibile. Scopri come Toyota e…
Nuove esenzioni IMU dal 2026 cambiano le regole per la seconda casa. Scopri come un…