Il risultato è che Le donne milanesi sono attente al risparmio di acqua ed energia: circa il 90% considera l’acqua del rubinetto potabile e il 67,9% la considera un bene poco costoso. Oltre otto su dieci conoscono gli strumenti di riduzione dei consumi energetici nelle abitazioni come le lampadine a basso consumo, lo spegnimento completo degli elettrodomestici e la scelta di quelli a basso consumo energetico.
Il riciclaggio è un altro punto fondamentale, se quasi tutti gli intervistati riciclano carta e vetro è anche vero che la differenziazione non obbligatoria dell’umido viene praticata solo dal 43,3%. Le milanesi in città si spostano quotidianamente a piedi (45,3%) o in metro (43,8%), più che in auto (38,5%). Rispetto al resto della regione sono più virtuose perché il 19,6% utilizza la bicicletta, contro il 15,6% delle altre province.
Anche nella scelta dei beni per la cura della persona le donne sembrano attente. Il 39,4% acquista prodotti biologici per i capelli e il 48% per il corpo mentre l’attenzione all’impatto dei prodotti di pulizia della casa rimane limitato a circa un quinto delle intervistate. Le donne acquistano alimenti di stagione (96%) e comprando prodotti di provenienza italiana (92,5%) mentre il 63,2% sceglie prodotti a km zero per ridurre l’impatto ambientale. I prodotti equi e solidali sono scelti dal 58,1% degli intervistati.
Per quanto riguarda l’agricoltura sono 813 le imprese femminili agricole a Milano e provincia, il 21% del totale del settore. Prevalgono le coltivazioni agricole con 792 attività, 17 nella silvicoltura, 4 nella pesca.
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