Le vendite su mercati esteri si stabiliscono su una percentuale dello 0,2% sul mese precedente (+0,1% per l’area euro e +0,3% per l’area non euro) e del 3,7% rispetto a maggio 2010 (+4,2% per l’area euro e +3,3% per l’area non euro).
I contributi più rilevanti derivano, sia per l’area euro sia per l’area non euro, dai beni intermedi (rispettivamente +2,3 e +1,4 punti percentuali). Il settore di attività economica per il quale si rileva la crescita tendenziale dei prezzi piu’ marcata è quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, con un incremento del 13% sul mercato interno e del 22,4% su quello estero.
Confesercenti sottolinea: “Un mini calo mensile, – 0,1%, si oppone ad una crescita dei prezzi alla produzione del 4,5% su maggio 2010. Si tratta di un aumento, nettamente superiore all’inflazione media che fa suonare il campanello d’allarme del grande problema energia che pesa sul nostro Paese“.