Il provvedimento, dopo la firma del capo dello Stato Giorgio Napolitano, sarà legge dello Stato in tempi record. I voti favorevoli sono stati 314, i contrari 280 e 2 gli astenuti, il Senato aveva già dato pienamente la sua fiducia nelle giorni scorsi. Si tratta veramente di tempi record, in quanto maggioranza e opposizione hanno elaborato una formula per provvedere alla promulgazione del decreto in soli 5 giorni al fine di salvaguardare il Paese da eventuali speculazioni.
Il decreto corregge il deficit per circa 48 miliardi di euro al 2014 e impone una serie di sacrifici. Ben il 60% delle maggiori entrate arriverà infatti da nuovi tributi e a pagare un conto salato saranno pensionati, sanità, ministeri, statali ed enti locali
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