Tra i professionisti chiamati a collaborare nell’azione di contrasto del fenomeno, sono i notai ad aver presentato il maggior numero di segnalazioni di operazioni sospette. I dati sono resi noti da una ricerca presentata dall’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia con riferimenti dal 2007.
Il Notariato sta lavorando per attivare ulteriori protocolli con la Guardia di Finanza e la Direzione investigativa antimafia del Ministero dell’Interno, che consentano di gestire in forma anonima e telematica le richieste di approfondimento sulle operazioni. Inoltre, è disponibile a sostenere gli archivi informatici voluti dalla Dia e dal Ministero della Giustizia.
Mirko Zago
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