Delle 162mila entrate previste, 107mila saranno a carattere non stagionale e, tra queste, 46mila comporteranno un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Le richieste maggiori riguardano gli operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, abbigliamento e calzature (1.740 le entrate previste), parrucchieri ed estetisti (760), e gli operai nelle industrie del legno e della carta (540).
Le industrie del legno rivelano difficoltà a reperire operai. Mancherebbero infatti il 29,7% di addetti, a seguire le figure per la cura della persona (25%) ed infine gli operai delle industrie tessili irreperibili per un 19,3%.
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