Bigazzi ha proseguito: ”L’oreficeria italiana costituita da circa 11.000 imprese impegnate nella produzione e da oltre 20.000 dettaglianti, con complessivi 120.000 addetti, per un fatturato annuo di 6,5 miliardi di euro e un contributo significativo all’equilibrio della nostra bilancia commerciale. un settore d’eccellenza del made in Italy che per deve essere tutelato e valorizzato per consentire ai nostri prodotti di continuare a competere sui mercati internazionali”. Da risolvere rimangono i problemi dei dazi doganali e le barriere non tariffarie che penalizzano le esportazioni, le restrizioni sul fronte del credito, gli alti costi delle materie prime, il fenomeno della contraffazione e dell’oro sottotitolato.