Grazie alle misure contenute nel decreto sarà possibile evitare anche il contenzioso e intervenire attraverso la contrattazione di secondo livello. Si procede ad una “liberalizzazione che definisco sana e responsabile, perché non potranno esserci sindacati ‘di comodo’ al tavolo della trattativa”. Dunque, “liberalizzare in questo modo significa dare, in tempo di crisi economica, nuove, preziose opportunità di lavoro e migliorarne, al tempo stesso, la qualità” – ha proseguito Silvestri.
Silvestri ha lanciato anche un avvertimento: “La quasi totalità del nostro tessuto imprenditoriale è fatto di imprese medie e piccole, che hanno spesso difficoltà ad avviare una contrattazione. Si tratterà, pertanto, di fare una battaglia più che altro di carattere culturale, che si rivelerà, alla fine, fondamentale per il rilancio dell’azienda, qualunque siano le sue dimensioni”.