Luigi Mai, presidente provinciale di Cna commenta: “La mancanza di fiducia è palpabile tra i piccoli imprenditori modenesi. Per questo se ne esce solo se saranno adottate le riforme – come Fisco e burocrazia – in grado di darci una prospettiva. Gli scenari economici non oltrepassano i tre mesi e diventa difficile scommettere sul futuro con politiche di investimento aggressive“.
Massimo Fogliani, direttore di Confapi pmi Modena, afferma: “Ciò che emerge dallo studio è sostanzialmente confermato anche a livello delle pmi modenesi. Una corrispondenza è riscontrabile, ad esempio, in ciò che riguarda i timori connessi all’alto costo del lavoro“.
Erio Luigi Munari, presidente di Lapam aggiunge: “In momenti come questi – aggiunge – l’incertezza fa da padrona. Ma guarderei i dati valutando il rovescio della medaglia, guardando con orgoglio a quel quarto di imprese che ancora oggi ci crede e decide di investire. Una fetta che potrebbe aumentare con strumenti indispensabili come finora è stato ad esempio Unifidi. Ma non solo. Ci sono riforme legislative che potrebbero essere attuate a costo zero, ma non vengono messe in atto, mentre si ha bisogno di flessibilità per mantenere un territorio impostato sulla manifattura“.
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