Cresce l’export sui macchinari

L’export delle macchine per l’industria alimentare e delle bevande (incluse parti e accessori), risultano in crescita del 29% ad oltre 604 milioni di euro, con un avanzo commerciale di 531 milioni di euro, secondo l’Istat.

Innovazione tecnologica e produttività saranno protagoniste a “Simei” ed “Enovits”: i saloni internazionali delle macchine per l’enologia e l’imbottigliamento e quello delle tecniche per la viticoltura e l’olivicoltura di scena dal 22 al 26 novembre a Rho in FieraMilano.

Laura LESEVRE

Dichiarazione integrativa? Si può, entro 4 anni

La Commissione tributaria ha stabilito che il contribuente può presentare una dichiarazione integrativa a favore entro il quarto annosuccessivo a quello di presentazione della dichiarazione originaria.

Con la Sentenza n. 63/21/11 la Commissione tributaria regionale del Veneto stabilisce che il contribuente può presentare una dichiarazione integrativa a favore entro il quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione originaria.
L’ufficio dell’Amministrazione Finanziaria, per effetto dei principi di collaborazione e buona fede previsti dallo Statuto, deve inoltre segnalare al contribuente le modalità per rendere possibile il recupero di imposte versate due volte.

Sempre più tasse per gli europei

Eurostat diffonde i dati relativi all’impatto della crisi economica sui sistemi fiscali dei diversi Stati Membri, il report sui trend nell’Unione Europea oltre a fare il punto sulla pressione fiscale per le società non finanziarie e fornisce la classifica dei Paesi in cui le tasse gravano di più.

Il brusco calo del Pil avrebbe portato l’Europa a calmierare la pressione fiscale. Il raffronto 2008-2009 evidenzia una riduzione della pressione fiscale generalizzata. Il peso delle tasse resta comunque altissimo, pari a oltre il 30% in più rispetto ad America e Giappone.

L’aumento dell’IVA è stato di +1,3 punti dall’inizio della crisi economico-finanziaria. In particolare nell’Unione Europea dei 27, dove è passato dal 19,4% nel 2008 al 20,7% nel 2011. Tra i Paesi più “opprimenti” troviamo Svezia, Belgio e Olanda.

In Italia, le imposte sui redditi delle persone fisiche presentano una differenza 2000-2011 da 45,6 a -0,3. Le imposte sui redditi delle società da 31,4 a -9,9. A preoccupare maggiormente l’innalzamento della tassazione sul lavoro, che arriva a sfiorare il 50%, così come le tasse sul consumo (circa il 30%) e le tasse sul capitale (circa 20%).

Mostre e fiere commerciali, arrivano gli aiuti

Fino al prossimo 30 ottobre sono aperti i termini per l’iscrizione nell’Elenco delle Aziende Espositrici a Mostre e Fiere valida per l’anno 2012. L’iscrizione all’Elenco è requisito essenziale per poter accedere alle agevolazioni per la partecipazione a mostre e fiere commerciali.

L’iscrizione ha validità a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo e fino al 31 dicembre dello stesso e può essere richiesta dalle imprese che abbiano i seguenti requisiti:

– sede legale o unità locale in provincia di Benevento;
– essere in regola con il pagamento dei diritti annuali dovuti alla Camera di Commercio;
– esercizio di un’attività di produzione di beni o di servizi che comportino la trasformazione di materie prime.
L’iscrizione è gratuita.

Tali iniziative promozionali sono volte ad agevolare la partecipazione delle imprese locali a eventi fieristici per meglio diffondere e valorizzare il prodotto sannita. La Camera di Commercio prevede le seguenti forme di agevolazioni:
a) Concessione contributi alle imprese produttrici che partecipano autonomamente con proprio stand;
b) organizzazione stand espositivi collettivi con singoli box aziendali;
c) azione informativa-promozionale diretta;
d) organizzazione partecipazione di operatori economici a manifestazioni fieristiche a cura delle organizzazioni imprenditoriali.

Rif.: Camera di Commercio di Benevento.

Innovazione: Imprese e università reclamano sblocco dei fondi

Centociquanta aziende reclamano lo sblocco dei fondi aggiudicati con i bandi di gara del programma “Industria 2015” ( Finanziaria 2007, finanzia progetti di innovazione industriale che prevedono il partenariato tra aziende, centri di ricerca e università): sono passati da 12 a 30 mesi e al momento non c’è ancora traccia delle erogazioni. Si tratta di una cifra importante: quasi 660 milioni.

Le imprese minacciano il ministro Romani di ricorrere ad una azione legale collettiva in caso in cui i fondi non vengano sbloccati. Le aziende lamentano che “dalla pubblicazione della graduatoria ufficiale dei progetti ammessi ai finanziamenti sono passati ormai da 12 a 30 mesi e nessun soggetto ha ancora ricevuto le agevolazioni, a titolo di erogazione, come era invece previsto nelle regole del bando, a fronte di stato di avanzamento lavoro presentati da molti mesi“.

La direzione incentivi del ministero è da poco cambiata, il nuovo entrato Enzo Donato, sta cercando di venire a capo della montagna di arretrato accumulato. Il ministero rassicuro che in pochi giorni i fondi verranno sbloccati.

 

Al via il Fondo Rotativo per le Pmi laziali

La Regione Lazio ha dato avvio al “Fondo Rotativo per le PMI” con la finalità di promuovere lo sviluppo del sistema produttivo regionale attraverso “progetti agevolativi diffusi”. Le pmi anche in forma di cooperativa che abbiano sede in Lazio possono partecipare a patto che abbiano questi requisiti:

  • essere già costituiti ed iscritti nel registro delle imprese;
  • non trovarsi in condizioni di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata;
  • non trovarsi in condizioni tali da risultare un’impresa in difficoltà così come definita dalla normativa;
  • operare nel rispetto delle vigenti normative in materia di edilizia ed urbanistica, in materia di tutela ambientale, sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro, delle normative per le pari opportunità tra uomo e donna e delle disposizioni in materia di contrattazione collettiva nazionale e territoriale del lavoro;
  • aver restituito agevolazioni pubbliche godute per le quali è stata disposta la restituzione;
  • essere in regola con la disciplina antiriciclaggio e antiterrorismo di cui al Dlgs. 21 novembre 2007, n. 231;
  • non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • non essere stati destinatari, nei sei anni precedenti la data di comunicazione di ammissione alle agevolazioni, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni pubbliche per fatti gravi imputabili all’impresa, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce da parte dell’impresa;
  • non trovarsi nelle condizioni che non consentono la concessione delle agevolazioni ai sensi della normativa antimafia;
  • per le richieste di importo complessivo superiore a 200mila euro avere un rapporto fra patrimonio netto e attivo patrimoniale non inferiore al 5%.

Sono contemplati progetti di investimento ammessi sono quelli volti allo sviluppo di nuove imprese, all’ampliamento, alla ristrutturazione, alla riconversione, alla riqualificazione e all’ammodernamento produttivo delle imprese ovvero della sede operativa delle stesse. Le spese finanziabili nel dettaglio sono disponibili sul bando.

I limiti di finanziabilità sono i seguenti:

  • per le imprese con meno di 50 dipendenti: 50%;
  • per le imprese con 50 o più dipendenti: 30%.
L’agevolazione è concessa sotto forma di finanziamento a tasso agevolato che può coprire fino al 100% dell’investimento ammissibile al netto dell’IVA e di altre imposte e tasse. La spesa di investimento ammissibile non dovrà essere inferiore a 50mila euro. Per ottenere il finanziamento occorre inviare domanda di finanziamento, dalle ore 9,00 del 12 settembre alle ore 18,00 del 30 dicembre 2011, seguendo la procedura contenuta nel bando.

 

 

 

Cala il fatturato per il manifatturiero

Mario Bertoli, presidente Assomet, relativamente al mercato manifatturiero osserva che “per l’industria manifatturiera fra il 2007 e il 2009 c’è stato un netto ridimensionamento della rilevanza dei comparti conciari-calzaturiero, mobile-arredamento-abbigliamento e, convenzionalmente, considerati a piu’ elevato contenuto tecnologico. Mentre i settori trainanti sono stati quello chimico-farmaceutico, alimentare e della meccanica“. Il fatturato annuo del comparto nel 2010 è stato di 167 miliardi di euro, in calo rispetto al periodo pre-crisi.

La colpa sarebbe da imputare all’eccessiva fiscalità che limitano le procedure per l’innovazione e internazionalizzazione. Si arrivano a casi di tassazione anche sui macchinari, come accade in alcuni comuni del bresciano. Secondo Franco Manfredini, presidente federazione Confindustria ceramica e laterizi, “è necessario avere competizione vera e non la distorsione delle regole. La liberalizzazione di tutti i mercati è una grande opportunita’ ma non bisogna permettere che questo corrisponda ad una distorsione del mercato. Occorre prendere le adeguate misure contro la concorrenza sleale“.

Anche le normative ambientali tendono a limitare la crescita delle imprese manifatturiere. E’ necessario preservare l’ambiente con normative “giuste” che però non usino due pesi e due misure.

Export in crescita ma la quota di mercato cala

Secondo il Rapporto Istat-Ministero Sviluppo economico nel 2010 l’Italia ha aumentato  le esportazioni  con una percentuale del +15,8% sul 2009 mentre le importazioni  sono aumentate del +23,4). La quota di mercato è però passata dal 3,3 per cento del 2009 al 3 per cento del 2010.

Nel rapporto si legge, inoltre, che ”in un quadro internazionale caratterizzato dalla ripresa del commercio mondiale, ma anche da forti pressioni competitive sui prodotti del Made in Italy, si riduce la quota di mercato dell’Italia, che passa dal 3,3% del 2009 al 3% del 2010

Il mercato cinese che gode delle esportazioni mondiali di merci più elevate (10,6% nel 2010), registra il maggiore incremento (+0,8 punti percentuali) rispetto al 2009. A seguire a livello di quote mondiali di prodotti scambiati, gli Stati Uniti (8,6%), la Germania (8,5%), il Giappone (5,2%) e la Francia (3,5%).