“Per la crescita – ha sottolineato Malavasi – sono necessari interventi mirati e accompagnati da un alleggerimento della pressione fiscale sul lavoro e sulle imprese. Appesantimenti del prelievo rendono meno competitive le aziende e più debole il Paese. Non può essere dimenticato che le piccole imprese oggi sono sotto sforzo nei cambiamenti organizzativi, nella realizzazione di nuovi prodotti, nella ricerca di nuovi mercati. L’aumento della pressione fiscale rischia di compromettere questo impegno“.
La decisione di ridurre le risorse per gli enti locali è stata duramente criticata da Malavasi: “Questa scelta, senza una riduzione strutturale dei costi, potrebbe portare a nuove imposte. Al contrario è necessario proteggere dai tagli tutte le politiche di sviluppo per le imprese. Politiche e investimenti che rappresentano leve fondamentali per modernizzare il Paese e sostenere la crescita. Sono da evitare in ogni caso anticipi di imposte, come l’IMU, che contribuiscono ad appesantire la pressione fiscale. I risparmi devono essere realizzati attraverso lo snellimento della macchina burocratica“.
Anche per quanto riguarda la proposta di revisione degli studi di settore il Presidente di Rete Imprese Italia ha sottolineato che “saranno fermamente contrastate modifiche non concordate con le parti sociali”.
Il Ministero della Salute spiega come conservare correttamente gli alimenti nel frigorifero: latte, carne e…
Lidl annuncia un nuovo Recruiting Day l’11 novembre 2025: una giornata di colloqui in presenza…
Costa solo 34,20 euro l’anno ma colpisce tutti i conti correnti attivi: è l’imposta di…
Arriva dal Giappone il Kakeibo, un metodo tradizionale che aiuta a risparmiare con carta e…
Poste Italiane apre una nuova tornata di assunzioni per novembre: centinaia di posti tra portalettere,…
Notizie per chi ha un mutuo a tasso variabile: la riunione di ottobre della Banca…