I dati sono confermati mediamente anche a livello provinciale dal Centro Studi Ascom Parma che, analizzando l’andamento delle vendite durante i saldi all’interno di un campione di aziende del settore abbigliamento e calzature del territorio, evidenzia come il 44,4% degli intervistati abbia registrato vendite in calo rispetto al 2010.
Il 39% degli operatori le vendite sono state stabili mentre il restante 16.6% ha visto aumentare i propri affari. Cristina Mazza, vicedirettore generale Ascom commenta: “Sull’andamento dei saldi estivi 2011 anche nel nostro territorio provinciale pesa soprattutto l’incertezza economica che grava sulla capacità di spesa delle famiglie. Si modificano i comportamenti dei consumatori e si inasprisce lo scenario competitivo mentre i clienti sono sempre più attenti al prezzo, anche durante i saldi. Secondo l’indagine condotta in Emilia Romagna, i 100 euro rappresentano la soglia massima di spesa per il 74% dei consumatori a testimonianza della morigeratezza dei consumi che caratterizza questi ultimi mesi. Il processo di acquisto si è dunque molto professionalizzato, ed è basato su un’attenta valutazione qualità/prezzo“