Confcommercio Veneto contro la politica regionale e comunale

La reazione del presidente di Confcommercio Veneto, Massimo Zanon, riguardo le dichiarazioni dell’assessore regionale Maria Luisa Coppola relative all’aumento delle aperture domenicali dei negozi veneti non ha lasciato spazio a repliche:

Siamo sbigottiti e indignati, non ci capacitiamo – ha dichiarato Zanon – della miopia e della superbia politica di chi dovrebbe tutelare le imprese-servizio come i negozi di vicinato e invece le affossa creando squilibri nella distribuzione e compromettendo il territorio, distribuisce aperture come se piovesse e soprattutto non accetta il confronto con le parti sociali”.

La politica regionale e comunale, secondo Confcommercio Veneto, sta prendendo decisioni che rischiano di distruggere il vecchio modello distributivo “creando il deserto nelle periferie e nei centri storici, ovvero in quelle parti abitate delle città che, in quanto tali, senza negozi sono già diventate più buie, insicure, scomode”.

I pericoli sono molteplici: oltre ai quartieri periferici che rischiano di diventare “quartieri dormitorio” ed assistere ad un aumento della micro-criminalità, si va incontro al crescere delle aree dismesse che rappresentano un costo per la comunità, in termini economici e sociali.

Vera Moretti