Dell’aumento dell’Iva dal 20 al 21% già si sa, ma ora Coldiretti lancia un allarme per mettere in guardia i cittadini da eventuali, e purtroppo probabili, speculazioni sui rincari.
Se, infatti, per alcuni prodotti gli aumenti sono previsti, per altri no, e se in questi casi i prezzi dovessero subire un rigonfiamento, si tratterebbe di una vera e propria truffa.
Il rincaro che pesa di più, nelle tasche degli italiani, è sicuramente quello della benzina, che rischia di essere l’ennesimo ostacolo verso una ripresa economica che continua a tardare, aggravando i costi delle imprese nazionali che si devono confrontare sul mercato.
E se la maggior parte degli alimenti non ha subito rincari, alcuni beni di largo consumo, come acqua minerale, birra e vino, ad esempio, lo sono, e, a questo proposito, la Coldiretti ha stimato un introito aggiuntivo allo Stato di 35-40 milioni di euro.
Anche in questo caso, però bisogna stare attenti allo scontrino, perché per una bottiglia di tre euro il giusto aumento sarebbe pari a 3 centesimi e quindi occorre che i ritocchi al rialzo rispettino questa proporzione e non diventino, invece, il pretesto per aumentare ancora di più i prezzi.
E’ necessario che i cittadini prestino molta attenzione a ciò che comprano e che soprattutto controllino quanto spendono perché, come dice il proverbio, “Fidarsi è bene, non fidarsi è ancora meglio“.
Vera Moretti
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