Dario Pilla, Direttore generale di Banca dell’Adriatico, e Claudio Albonetti, Presidente di Confesercenti Marche, sono i firmatari dell’intesa, che metterà a disposizione delle PMI un plafond pari a 5 miliardi di euro, grazie all’accordo nazionale fra Intesa SanPaolo e Rete Imprese Italia, che riunisce Confesercenti, Confartigianato, CNA, Casartigiani e Confcommercio.
Il plafond servirà come sostegno alla liquidità, ricapitalizzazione e ristrutturazione del debito delle PMI.
“Abbiamo costruito un’intesa fondata sulla collaborazione tra banca e impresa – ha precisato Dario Pilla – dove i meccanismi di funzionamento di entrambe sono trasparenti e condivisi. Siamo stati al fianco delle imprese marchigiane quando la crisi ha fatto sentire i suoi effetti più pesanti. Oggi più che mai mondo del credito e mondo dell’impresa devono unire le forze per imprimere una svolta positiva al ciclo economico.”
L’accordo siglato fra Confesercenti Marche e Banca dell’Adriatico ha come obiettivo primario di rispondere alle esigenze delle imprese più piccole per individuare soluzioni “su misura”.
Le 200 filiali di Banca dell’Adriatico sono dotate di un applicativo informatico che fornisce dati economici sul territorio per orientare con efficacia l’azienda che si muove in quel microcontesto, al fine di individuare le reali opportunità di lavoro e di crescita.
“Confesercenti è da quarant’anni al fianco delle pmi cercando di individuare strumenti che ne consentano la crescita – ha sottolineato Claudio Albonetti, Presidente di Confesercenti Marche – Il credito da sempre rappresenta una delle leve più efficaci ed oggi, momento particolarmente delicato e difficile, è un elemento indispensabile per affrontare la crisi, innovarsi e rimanere protagonisti”.
Banca dell’Adriatico ha fornito a questo proposito due modelli di autovalutazione per le aziende associate a Confesercenti Marche. Le PMI potranno così valutare la propria situazione economico-finanziaria e la sostenibilità delle proprie scelte imprenditoriali, contribuendo a creare una maggiore consapevolezza rispetto alle informazioni che i vari soggetti che interagiscono con l’azienda, siano essi fornitori, clienti, o consulenti, possono richiedere.
Alessia Casiraghi
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