Da qualche tempo gli sforzi si stanno spingendo anche verso il “mobile”. Sta riscuotendo ampio successo in questo settore il QR Code (Quick Response), codice a barra criptato contenuto in un riquadro. Per decriptare tale codice è necessario uno smartphone e un applicativo che sappia interpretare quello strano simbolo, avviando una connessione web con rimandi a foto, video, contenuti. Tale strumento è usato come link aggiuntivo da applicare su brochure, documenti, annunci stampa e non per ultimi biglietti da visita. Si tratta di un valore aggiunto, di semplice integrazione, che permette di espandere virtualmente la vetrina commerciale sfruttata dall’azienda, sia essa rappresentata da una pagina di giornale, da un poster lungo una strada del centro, o perchè no in sticker appiccicati in giro per la città in stile virale e in t-shirt indossati da modelli (il viral marketing gode di buona fantasia e originalità come è giusto che sia).
Oggi a far concorrenza a tale strumento, introdotto per la prima volta nel 1994 in Giappone dalla Denso Wave arriva l’italiano 1Ring (www.1ring.com). Il brand che prende nome dall’omonima start-up di Padova all’interno dell’incubatore H-Farm che ha già ha sostenuto progetti del calibro di Zooppa e Shado.tv distribuisce quella che può essere definita una versione semplificata del Qr-Code ma allo stesso tempo molto più accessibile e intuitiva.
1Ring si basa in un principio simile al concorrente, ovvero la possibilità di creare dei “ponti” tra prodotti e l’azienda che vi sta alla base, con termini intesi nell’accezione più ampia. 1Ring offre un numero telefonico attraverso il quale gli interessati che lo digiteranno avranno accesso ad informazioni e contenuti, ma anche permettere per ipotesi pagamenti a distanza e acquisti.
Con 1ring le aziende dispongono di un canale di comunicazione aperto 24 ore su 24, attraverso il quale possono distribuire informazioni e contenuti extra in qualsiasi lingua e in tempo reale. Allo stesso tempo riescono a ricevere un feedback sull’efficacia delle loro campagne pubblicitarie, permettendo ai propri clienti di conservare le informazioni nel tempo. A differenza dei QR Codes, infatti, che hanno una fruizione legata al momento preciso in cui si legge il codice, 1ring fa in modo che l’utente possa costruire un archivio personale consultabile a suo piacimento anche a distanza di settimane. Si crea così un legame diretto tra il mondo reale e il mondo virtuale, dove le persone possono ritrovare ciò che le ha colpite nel corso della giornata.
Così si può pensare ad esempio ad un utilizzo per incentivare il turismo. Basta una chiamata gratuita (la chiamata per l’utente non ha nessun costo) per essere informati su orari di aperturta al pubblico, costi e riduzioni, ma anche descrizioni di monumenti, consigli di visita ecc. Aziende, prodotti commerciali, opere d’arte, monumenti, edifici, canzoni, programmi televisivi, qualsiasi cosa può essere associata ad un Unique Identification Number (Uin) Si potrà anche sfruttare 1Ring per permettere registrazioni a siti internet e portali, come avviene sul sito stesso del progetto, in modo veloce e sicuro, garantendo una proficua creazione di account e raccolta di dati.
Per provare direttamente il servizio è sufficiente comporre via telefono il numero 029 296 60 00 per ricevere un sms con le istruzioni per la registrazione e informazioni riassuntive. Tutti i contenuti multimediali al quale l’utente può avere accesso saranno disponibili sul proprio profilo 1Ring. L’utente, data l’estrema immediatezza, potrà giovare anche della facilità di raccogliere informazioni su tutto ciò a cui è interessato. Al momento della chiamata infatti, ogni prodotto sarà registrato nell’account personale, creando una lista di “interessi”, utile per ulteriori approfondimenti e stimolando l’interazione.
“La tecnologia 1ring porta con sé tantissimi campi di applicazione, la collaborazione con H-Farm svilupperà sinergie per rendere questo servizio uno strumento in grado di potenziare il mercato del mobile advertising a livello mondiale” – ha affermato Andrea Guglielmi, uno dei fondatori nella presentazione del servizio nella Silicon Valley a metà settembre in occasione di Demo Fall 2011. Tra gli aderenti vi sono già il Museo Maxxi di Roma, Upim, ATV (Azienda Trasporti Verona).
Il costo del servizio per le aziende è di 30 euro al mese per ogni numero 1Ring attivato, più alcuni centesimi (quindi molto poco) per ogni hit nel profilo utente.
Mirko Zago
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