Le eccellenze dell’industria alimentare italiana sono Italian Masters of Taste in Germania

La buona tavola italiana sbarca a Colonia, in particolare nella città di Anuga, per la 31ma edizione del progetto di Cna AlimentareItalian Masters of Taste“.

Vini, aceto balsamico, salumi di cinta senese e prosciutti di suino sardo,  praline di cioccolato al croccante, formaggi stagionati, paste fresche o secche sono i protagonisti di una manifestazione lunga un anno nella quale viene raccontato l’aspetto più succulento dell’autentica cultura italiana, quella legata ai prodotti di qualità, alle materie prime, alla sicurezza dei processi produttivi, all’artigianalità e alla manualità nelle preparazioni.

Di fatto Italian Masters of Taste si pone come una piattaforma mondiale per l’industria alimentare che ha l’obiettivo di promuovere un gruppo di 11 imprese artigiane provenienti da Sardegna, Emilia Romagna, Toscana e Umbria.

Un palcoscenico estero importante e privilegiato, che con i suoi oltre 150mila visitatori specializzati e i circa 6mila espositori beneficia del contributo pubblico del Ministero dello Sviluppo Economico, relativo ai fondi residui delle imprese artigiane con la gestione di Artigiancassa .

Un’idea che ha il sapore dell’autentico made in Italy, per supportare “un gruppo di micro imprese artigiane che abbia avuto il coraggio di cogliere questa sfida’‘, ha specificato Antonello Salis, presidente nazionale di Cna Alimentare.

Ma l’occasione di Anuga non finirà in terra tedesca, anzi: proseguirà con la definizione di un piano operativo di iniziative che saranno divulgate attraverso il sito di Cna Alimentare e che metteranno in contatto le imprese produttrici con la distribuzione specializzata. ‘

‘Attraverso questo progetto, che rappresenta una scommessa – ha detto Michele Peano, produttore di dolci tipici sardi e soggetto capofila – vogliamo infatti facilitare la commercializzazione di prodotti tipici italiani e di qualita’ in Germania, un paese attento al Made in Italy al punto tale che le esportazioni alimentari italiane sono cresciute del 7% nel 2010”.

Paola Perfetti