La motivazione principale per questa mobilità di mercato è senza dubbio il risparmio, almeno secondo il 75% del campione intervistato. Per il 12% la molla che ha fatto scattare il cambiamento è stata un’esperienza negativa con la propria compagnia. Il passaparola (8%) e lo spuntare lo stesso prezzo con coperture aggiuntive (5%) sono altri elementi importanti nella scelta.
Altro dato significativo: il 97% di chi ha cambiato compagnia pensa di aver fatto la scelta giusta, perché il cambiamento ha portato a un risparmio (44%), o perché il confronto di diverse offerte è sempre vantaggioso (53%). Chi ha scelto di non cambiare, nel 40% dei casi ha detto di averlo fatto per fiducia verso il proprio assicuratore, mentre il 21% dichiara di essere scettico di fronte a promozioni e offerte su internet e, nel 16% dei casi, ammette la pigrizia nel confrontare proposte alternative. Il 22% del campione rimasto con la stessa compagnia, conferma il proprio marchio assicurativo perché questo offre vantaggi particolari per la propria categoria professionale.
Ma che cosa deve avere una compagnia per rimanerle fedele? Per la maggior parte del campione (53%) deve garantire prezzi competitivi, disporre di un buon servizio clienti (17%), offrire velocità di risposta e completezza informativa, una buona assistenza in caso di sinistro (17%) e iniziative promozionali appetibili (12%).
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