Tutta colpa, secondo Confartigianato, dell’aumento del prezzo del petrolio, che a settembre 2011 si è attestato a 108,56 dollari al barile, +143% rispetto a marzo 2009. Con conseguenze a cascata sui prezzi dei carburanti, dei trasporti e del gas. Gli aumenti italiani sono nettamente superiori alla media europea. Tra ottobre 2010 e ottobre 2011, in Italia il prezzo del gas è aumentato del 12,2%, mentre nell’area Euro la crescita si è attestata al 10,1%.
Le differenze fra Italia ed Eurozona si registrano anche sul lato dei trasporti: negli ultimi 12 mesi i prezzi in Italia hanno toccato un +7,7%, contro un +4,5% dell’area Euro. Confartigianato sottolinea anche che in alcune zone d’Italia i prezzi dei trasporti hanno subito incrementi superiori all’8%: record negativo a Potenza (+10,5%), seguono Venezia (+9,1%), Verbania (+9%), Trento +8,8%, Pescara e Piacenza +8,4%, Varese +8,1, Mantova +8%.
Il Ministero della Salute spiega come conservare correttamente gli alimenti nel frigorifero: latte, carne e…
Lidl annuncia un nuovo Recruiting Day l’11 novembre 2025: una giornata di colloqui in presenza…
Costa solo 34,20 euro l’anno ma colpisce tutti i conti correnti attivi: è l’imposta di…
Arriva dal Giappone il Kakeibo, un metodo tradizionale che aiuta a risparmiare con carta e…
Poste Italiane apre una nuova tornata di assunzioni per novembre: centinaia di posti tra portalettere,…
Notizie per chi ha un mutuo a tasso variabile: la riunione di ottobre della Banca…