In tutto questo, arrivano segnali anche dalla politica, sempre meno indifferente di fronte ai propri enormi e ingiustificati costi. Secondo quanto riporta un comunicato congiunto di palazzo Madama e Montecitorio, il presidente del Senato Renato Schifani e il presidente della Camera Gianfranco Fini, si sono infatti incontrati assieme ai rispettivi Collegi dei Questori con il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, e hanno comunicato al governo di voler procedere entro la fine dell’anno a una radicale modifica della disciplina in tema di assegni vitalizi.
Dal 1° gennaio 2012 sarà introdotto il sistema di calcolo contributivo, in analogia con quanto previsto per tutti i lavoratori. Tale sistema opererà per intero per i deputati e i senatori che entreranno in Parlamento dopo tale data e pro rata per coloro che attualmente esercitano il mandato parlamentare.
Sempre dal 1° gennaio 2012, i parlamentari che avranno terminato il mandato percepiranno il trattamento di quiescenza non prima del compimento dei 60 anni di età per chi abbia esercitato il mandato per più di una intera legislatura, e al compimento dei 65 anni per coloro che abbiano versato i contributi per una sola intera legislatura. Un po’ alla volta qualcosa si muove…
d.S.
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