Caserta, arrestato il latitante Michele Zagaria. Super boss della camorra, appartenente al clan dei casalesi, controllava il business del mattone e del calcestruzzo. Latitante dal 1995 è stato trovato nascosto in un intrico di cunicoli nel sottosuolo di una villetta di via Mascagni, a Casapesenna, da sempre è il suo feudo criminale. Zagaria è apparso molto invecchiato e molto diverso rispetto agli ultimi identikit e alle foto diffusi nell’ultimo periodo.
“Non sfondate più, avete vinto, sono io”: queste le parole del camorrista quando le forze dell’ordine stavano per buttare giù la parete del suo bunker. Intanto fuori si erano create due fazioni. Scarna la fazione pro-boss che fischiava ed insultava gli uomini della polizia, ben più folta la fazione dei cittadini che esultavano ed incoraggiavano i poliziotti che stavano liberando la loro terra da un re sbagliato, dall’uomo nero.
Zagaria, alleato prima con gli Schiavone e poi con gli Iovine, da tempo si era dedicato a ripulire imprenditorialmente i proventi criminosi del suo clan nel business dei rifiuti e del calcestruzzo e nonostante la latitanza negli ultimi anni è riuscito a controllare i più grandi appalti realizzati nella sua zona mettendo le mani su lavori come la Tav, grandissimi centri commerciali, la bonifica dei Regi Lagni. Ultimamente pare che realtà a lui collegate stavano addirittura lavorando alla costruzione di un nuovo carcere.
“È una bella giornata per la Campania e per tutte le persone oneste”, ha commentato il presidente del Consiglio, Mario Monti. E già, oggi è proprio una bella giornata. Viva lo Stato!
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