Un nuovo codice tributo per aiutare le imprese siciliane

di Vera MORETTI

Il frutto della convenzione siglata tra Agenzia delle Entrate e Regione Sicilia nel novembre 2010 e istituito con risoluzione 118/E del 9 dicembre è il codice tributo 3897, che permette alle imprese siciliane che operano nei settori estrattivo, manifatturiero, del turismo, dei servizi e anche le artigiane, di usufruire del credito d’imposta concesso dalla propria Amministrazione regionale, con legge 11/2009, utilizzandolo in compensazione con il modello F24.

Tali settori imprenditoriali, dunque, potranno usufruire di un credito d’imposta solo se effettueranno nuovi investimenti entro il 31 dicembre 2013, per incentivare la crescita e lo sviluppo dell’economia dell’isola.

Gli importi saranno diversi a seconda della misura delle aziende. Ad esempio, le aziende che si occupano di turismo si aggiudicheranno il contributo solo se i costi degli investimenti saranno almeno pari a 100mila euro ma non superiori a 4 milioni, mentre i limiti per le microimprese vanno da un minimo di 50mila a un massimo di 500mila euro, per le piccole da 100mila a un milione, per le medie e le grandi imprese, invece, da 500mila a 4 milioni di euro.

Si legge nell’articolo 6 della legge regionale: “Il credito d’imposta, determinato con riguardo ai nuovi investimenti eseguiti in ciascun periodo d’imposta, va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno di maturazione ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione, ai sensi del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e successive modifiche ed integrazioni, a decorrere dalla data di sostenimento dei costi”.

Nell’F24, il tributo con codice 3897, identificato con la dicitura “Credito d’imposta per nuovi investimenti e per la crescita dimensionale delle imprese-Regione Siciliana – L.R. n. 11/2009”, si trova nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “Importi a credito compensati” ovvero, nei casi in cui il contribuente deve riversare il credito, in quella “Importi a debito versati”, e sarà operativo dal prossimo 15 dicembre.