Tra il 2011 e il 2010 il numero di imprese in difficoltà è aumentato dello 0,3%, mentre nel confronto 2011-2009 si nota un decremento dello 0,6%. Soprattutto al Nord le regioni dove si registra una bassa percentuale di aziende in difficoltà sul totale delle attive: Trentino Alto Adige (0,8%), Valle d’Aosta (1,1%), Piemonte ed Emilia Romagna (1,5%), Veneto (1,6%), Molise (1,8%), Liguria e Sardegna (1,9%). Al centro-sud le situazioni più critiche: Lazio (3,8% pari a 17.588 imprese), Campania (3,3% pari a 15.678 aziende), Sicilia (3,1% pari a 11.701 imprese) Umbria (2,9% pari a 2.457 unità).
Nello specifico, la Lombardia registra il 2,2% di imprese in difficoltà (18.402), con prevalenza delle province di Milano (9.028), Bergamo (1.946), Brescia (1.537) e Monza e Brianza (1.250).
I dati sono stati presentati durante l’incontro “Previsione delle crisi di impresa“, organizzato dalla Camera di commercio di Monza e Brianza in collaborazione con il Centro di Ricerca Interuniversitario in Economia del territorio (CRIET), l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e Brianza, l’Associazione culturale dei dottori commercialisti, ragionieri commercialisti ed esperti contabili di Monza e Brianza.
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