Risposta positiva da parte dell’Agenzia delle Entrate all’istanza dello scorso 31 maggio di FederOrafi riguardante i contratti di prestito d’uso per i metalli preziosi. D’ora in poi le somme che gli operatori corrispondono alla banca per il prestito d’uso del metallo prezioso ai fini Irap diminuiranno in relazione alla base imponibile. Per quanto concerne invece le operazioni di prestito d’uso con l’estero, l’Agenzia delle Entrate ha avvalorato le 5 fattispecie rappresentate dalla Federazione.
“In un momento di così grande difficoltà per il Paese e per il comparto orafo, la risposta positiva dell’Agenzia ai quesiti della Federazione è un’iniezione di fiducia e un tangibile beneficio per tutte le imprese del settore – ha affermato Licia Mattioli, Presidente FederOrafi. – Mi riferisco alla certificazione secondo cui gli interessi per l’utilizzo del metallo nel prestito d’uso non sono imponibili Irap, una tassa già ‘poco amata’ dagli imprenditori. Ma ha uguale rilevanza l’avvallo dato alla casistica prospettata da FederOrafi circa i complessi adempimenti Iva nelle ipotesi di cliente extra-UE o UE e per operazioni Italia su estero o estero su estero”.
Il nuovo accordo è il frutto di un lavoro preparatorio svolto dalla Federazione nazionale degli Orafi, con l’assistenza di Confindustria Arezzo e Vicenza, quasi un anno prima della formalizzazione dell’istanza all’Agenzia lo scorso maggio.
A.C.
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