di Vera MORETTI
Gaetano Stella, il presidente di Confprofessioni, si è espresso a favore della riforma del lavoro, con coinvolgimento degli studi professionali, in occasione del suo incontro con il vice-ministro del Lavoro Michel Martone.
Ciò a cui auspica Stella è una maggiore considerazione dei soggetti più deboli e un intervento più consistente delle parti sociali nei sistemi informativi, oltre a concrete possibilità di incontro tra domanda e offerta per collocare e ricollocare i disoccupati.
Ciò che, secondo l’opinione della Confederazione dei liberi professionisti, non aiuta il mercato del lavoro è la rigidità che da sempre lo caratterizza, ma anche la mancanza di tutela dei lavoratori stessi. In questo comparto, sono compresi i liberi professionisti che, a detta di Stella, vivono una situazione “assolutamente critica” ed è proprio per questo che “è prioritario ripensare ai sistemi di Welfare diretto aperto anche i soggetti che svolgono attività libero professionale”.
Innovazione, dunque, potrebbe essere la parola d’ordine da seguire per avviare una giusta riforma, che dovrebbe passare da formazione, collaborazioni e lavoro autonomo, apprendistato e contratti di inserimento.
Per quanto riguarda la formazione, ottima l’intuizione del presidente di Confprofessioni, ovvero quella di assoggettarla a detraibilità fiscale, anche parziale: “Pensiamo ai benefici che potrebbe determinare una misura di questo tipo nell’assunzione di soggetti over 50 che perdono il posto di lavoro e hanno bisogno di acquisire nuove competenze professionali”.
Anche l’apprendistato sta a cuore a Stella e alla sua organizzazione, perché visto come strumento privilegiato per l’accesso dei giovani nel mondo del lavoro, tanto che Confprofessioni è stata la prima, in Italia, a regolamentare l‘apprendistato attenendosi alle disposizioni del nuovo Testo Unico.
Per incentivare, dunque, l’apprendistato, la proposta parte dall’azzeramento dei contributi per tutti i datori di lavoro che impiegano meno di 35 dipendenti.
Anche la flessibilità è un elemento dal quale è impossibile prescindere, perché “un irrigidimento eccessivo in entrata ed in uscita potrebbe essere controproducente. E’ opportuno considerare la necessità di non operare stravolgimenti eccessivi degli strumenti contrattuali attualmente a disposizione e riflettere maggiormente sulle tutele da offrire a chi perde il lavoro”.
Ultima, ma non meno importante, la questione delle libere professioni, il cui statuto “arrivi a delineare le caratteristiche, gli strumenti e le prerogative del comparto nella sua accezione più ampia, dotandolo di quelle attenzioni e strumenti che merita l’unico settore che prospetta crescita ed evoluzione”.
L'estate si avvicina ma prima di partire per le vacanze dobbiamo sapere a quali rischi…
Cosa vuol dire che potresti percepire 60.000€ se hai figli studenti? C'è chi parla di…
Le estetiste sono diventate illegali, equiparate agli spacciatori. Da oggi in poi guai anche a…
Le pensioni del defunto ex premier tornano in auge: scopri tutto quello che ti spetta…
Veramente si parla di coprifuoco estivo 2025 dalle 21? Facciamo chiarezza in merito. L'estate è…
Una brutta notizia per milioni di consumatori: il marchio di supermercati più conosciuto nel nostro…